Era il tempo migliore e il tempo peggiore,
la stagione della saggezza e la stagione della follia,
l'epoca della fede e l'epoca dell'incredulità;
il periodo della luce, e il periodo delle tenebre,
la primavera della speranza e l'inverno della disperazione.
Avevamo tutto dinanzi a noi, non avevamo nulla dinanzi a noi;
eravamo tutti diretti al cielo, eravamo tutti diretti a quell'altra parte.
A farla breve,
gli anni erano così simili ai nostri,
che alcuni che li conoscevano profondamente
sostenevano che, in bene o in male,
se ne potesse parlare soltanto al superlativo.
Da "Le due città" Charles Dickens
On air: "Bitter Sweet Simphony" - Verve
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