lunedì 12 dicembre 2016

Jack Vettriano

Mi sto innamorando di questo pittore, o meglio delle sue opere...
Mi piacciono i colori, il tratto, i soggetti, certi dipinti mi sembrano vere e proprie fotografie; li trovo estremamente ordinati.

Questo è uno dei suoi dipinti più conosciuti; bellissimo

The Singing Butler

e questo uno che mi piace molto, direi assolutamente intrigante.

Game On - 2006

On Air: "Gabriel" -  Lamb

mercoledì 7 dicembre 2016

L'entusiamo...

Fra tutti i sentimenti è il più bello perché é il più generoso.
L'entusiasmo è un moto d'animo, contagioso, che crea gioia e non chiede niente. Chi riesce a entusiasmarsi anche in tempi di crisi ha un passaporto per il futuro, che lo porterà ovunque.


Pensiamoci quando cerchiamo di reprimerlo per paura di far brutta figura, per timore di infrangere qualche regola o di non comportarci secondo i più classici stereotipi o anche solo di assecondare qualcuno che non siamo noi.
Troppe volte ho cercato di frenarlo per cosa? per chi?
Mi è rimasto l'entusiasmo o il modo di entusiasmarmi di una bambina? Tanto meglio, a me male non fa, anzi, se a qualcuno dovesse dar fastidio il problema non è mio.
L'unico problema è che quando le persone attorno a me (se persone vicine) cercano di frenarlo ne soffro. Il sentimento che sento dentro è un sentimento di costrizione, di castrazione che non mi piace per niente.
L'entusiasmo é una spinta incontenibile ad agire dando tutta me stessa, ovviamente mi aspetto partecipazione e il più delle volte è così; quando però trovo un muro e mi ci scontro devo ammettere che la botta fa ancora male. La conseguenza peggiore sarebbe quella di non avere più spinte.
Mi domando è davvero questo che vogliono da me?
La soluzione che ho trovato è: rivolgere altrove l'entusiasmo, perché, per mia fortuna, qualcuno di molto importante che lo apprezza c'è.



On air: "Anywhere" - Passenger






martedì 6 dicembre 2016

Segni ... di vita!

Questa mattina mi stavo truccando con accanto la mia bambina che curiosava tra i vari cosmetici...
Guardando la confezione di un fondotinta di quelli per correggere le imperfezioni cutanee con l'immagine di un viso ultra perfetto mi chiede "mamma ma tu vorresti togliere i segni dalla faccia?"...

Premetto che il giorno prima parlavo con un'altra mamma di rughe, botox etc. e le bambine hanno le orecchie che captano più informazioni di un radar :-)

Mi sono trovata un attimo spiazzata dalla domanda... e le ho risposto "si chiamano rughe Zoe..."
Al che lei pronta mi ha chiesto come vengono. Ho pensato un attimo e le ho detto "dalla vita amore, sono frutto delle risate fatte, delle lacrime versate, degli occhiolini strizzati, di urla, di arrabbiature, di bisbigli, del sole e del vento che abbiamo preso. Più ne abbiamo, più abbiamo vissuto"

Ho preso in mano la scatolina di una crema con la scritta -per correggere i segni dell'invecchiamento-.
Ecco forse è l'approccio che non mi piace, che ci fa pensare alle rughe come ad una cosa negativa.
Sono segni della vita, del tempo che abbiamo trascorso non dell'invecchiamento. Cerchiamo di vedere il benedetto bicchiere mezzo pieno qualche volta.


On air: "Creep" - Radiohead

lunedì 5 dicembre 2016

La gentilezza paga?

Questo mi domando da... praticamente sempre.
La gentilezza nella vita paga? Siamo sicuri?

Mi viene in mente il film "Cenerentola" che io considero cento per cento fa-vo- la e lei con la sua frase che continua a ripetere "sii gentile e abbi coraggio". 
Guardando il film mi sarebbe invece venuto di dirle "mandale a quel paese e vattene!"
D'accordo questo è solo un esempio che mi è venuto in mente ora, scrivendo,  però in sostanza spiega il senso del mio post. Essere gentili sempre? In ogni caso? O fino a che punto?
Sono stata educata alla gentilezza, e così stiamo cercando di fare anche con Zoe.
Ammetto però di avere talvolta dei dubbi in merito... soprattutto quando, complice anche la sua timidezza, la vedo subire uno sgarbo da altri bambini e mi verrebbe da dirle, "dai rispondi!". Le capacità di farlo le ha (il carattere non le manca), la dialettica pure, ma se si trova davanti qualcuno di più scafato o qualcuno che non conosce si ritira.
La osservo e mi rivedo in lei. Mi ritrovo bambina o ragazzina quando subivo un dispetto o una critica. Il più delle volte incassavo, rimanevo spiazzata. Questo mi faceva sentire "sfigata" e in più mi faceva crescere rabbia dentro. Perché una risposta mancata, una difesa che arriva in ritardo è pensata, rimuginata e crea più danno a noi stessi di un bel vaffa... sputato fuori al momento giusto.
Non voglio che sia così anche per lei... ma com'è difficile spiegare che la gentilezza è un sentimento bellissimo ma va usato nei momenti giusti e soprattutto con le persone giuste. Non deve essere una limitazione o una gabbia ma una ricchezza. Desidero tanto che sia gentile, ma anche che sia scafata, e che lo sia con intelligenza. Che riesca a farsi rispettare con parole giuste, taglienti ma educate... ancora più efficaci di un banale vaff.... 

Per molto tempo per me è stata una gabbia e mi auguro di riuscire a risparmiare a Zoe tutta la fatica che è servita a me per capirlo. Ancora oggi credo che la linea di confine tra gentilezza e "coglionaggine" sia troppo sottile e ancora oggi provo rabbia quando per timore di essere maleducata o attaccabrighe mi zittisco di fronte a talune situazioni.
Forse è per questo che dicono che quando un buono si arrabbia c'è da avere paura... perché i buoni non sono persone votate alle santità sono persone che spesso tollerano, che cercano di mediare, che usano gentilezza per una, due... forse tre volte; alla quarta volta però uno si prende quello che merita e anche il resto. ;-)


On air: "Quello che non ho" - Fabrizio De André




venerdì 2 dicembre 2016

To be happy

E' venerdì sono le 8:30... i campi sono bianchi, carichi di brina;
il cielo è azzurro, il sole risplende, i camini fumano.
Fuori, due gradi e la spia dell'auto indica pericolo di suolo ghiacciato;
la musica, quella che piace a me, esce dagli altoparlanti invadendo interamente la macchina.
Il sole, proprio di fronte a me, è quasi accecante anche con gli occhiali da sole addosso, mi verrebbe da abbassare il parasole ma... sarebbe un peccato perderselo.
Il traffico c'è ma moderato. Canticchio, guido penso ai miei amori.

Chiedetemi se sono felice!?

On air: "To Love Somebody" - Nina Simone

Cliccate e ascoltatela... merita...

To Love Somebody






giovedì 1 dicembre 2016

Un seme è un futuro germoglio

"Mi hanno sepolto,
ma quello che loro non sapevano,
è che io sono un seme..."

Mujer Arbol


e un seme non può germogliare se non lacerando ciò che lo contiene.
La forza e l'energia che custodiamo dentro devono poter scorrere libere. Libere di farci crescere, apprendere, fare, vivere...



On air: "Leaving Tomorrow" - Bastian Baker