venerdì 30 settembre 2016

Abbi cura di risplendere

"Ogni mattina , dimentica le tue ansie e le tue 
paure: alzati e impegnati per diffondere la tua luce
tutt'intorno.
Soltanto i ciechi non potranno scorgere il tuo
splendore: tutti gli altri ne saranno affascinati."


Come diceva anche Audrey Hepburn "Il sorriso è l'accessorio migliore che una donna possa indossare".
Se riusciamo a sorridere da dentro, a sorridere anche con gli occhi, sarà quello un sorriso bellissimo, irresistibile che farà bene a noi e a chi abbiamo di fronte.
E' un linguaggio universale, da usare spesso e senza paura.


On air "Redemption Song" - Bob Marley

giovedì 29 settembre 2016

Boots

E anche per quest'anno sembra che i boots, bikers insomma gli anfibi in particolare, saranno i protagonisti per quanto riguarda le calzature autunno inverno.
Eh beh, che dire, quando ti mettono la modella giovane, con la gamba perfetta, l'outfit nero, anche elegante, non ci sono se e ma... sono belli pure gli anfibi. Slacciati con il calzettone che si intravede, io li adoro! Sono rigidi, sono scomodi, ma che problema c'è? Jeans, ma soprattutto con gonne o ancora meglio con vestitini ci vuole il boot.
E ovunque tu vada le commesse te li propongono con la solita frase che ormai ha quasi del ridicolo...
servono "per sdrammatizzare il look"!
Ma in che senso sdrammatizzare? la situazione avrebbe del tragico altrimenti? del drammatico?
Booo va beh io tendo sempre a soffermarmi sui termini, tanto per fare un po' la fastidiosa!
E allora più anfibi per tutte e via a sdrammatizzare la vita :-)

E anche questo finisce dritto dritto nella mia wish list... ;-)

Le immagini mi piacciono in modo particolare





On air: "Hey Soul Sister" - Train

mercoledì 28 settembre 2016

L'aspettativa

Esiste un pulsante, una leva o una manovella per regolare la quantità di aspettativa in una persona?
Santodddio proprio non riesco a farlo da sola.
Il problema è che io mi aspetto me stessa dagli altri... ma di me stessa non ce ne sono altre in giro.
Le aspettative celano un certo grado di speranza, e quando la speranza viene delusa la frustrazione è alta.

Semplicemente perché idealizzo il mio prossimo, ma quasi nessuno sopravvive all'aspettativa.
Quindi voglio riuscire a trovare il tasto annulla, portare il volume a zero in modo da non aspettarmi niente di niente da nessuno.

Immagino che non sarà semplice questo cambiamento. Nemmeno un po'.




On air: "Young and Beautiful" - Lana Del Rey

martedì 27 settembre 2016

Dreaming...

Quando dico che sogno 24 ore su 24 non scherzo...
Di notte ho una produzione onirica che potrebbe dar del filo da torcere anche a Sigmund Freud, e la cosa più incredibile è che spesso i sogni non solo si avverano, belli o brutti che siano, ma sono sogni premonitori. Mi viene la pelle d'oca a pensarci ma certe situazioni si sono verificate successivamente ad un sogno, e si sono svolte nello stesso identico modo in cui le avevo sognate.
Sono solo casualità? mi lasciano sempre molto colpita. Dico sul serio, mi è capitato di incontrare persone che non vedevo da anni il giorno dopo averle sognate...
Di giorno, invece mi perdo proprio in sogni ad occhi aperti... ma questi al contrario di quelli notturni faticano ad avverarsi, anzi da quando ero piccola, mi è rimasto un freno... quello di non sognare e di non immaginare una cosa a cui tengo veramente per una sorta di scaramanzia... perché quasi mai questi pensieri sono diventati realtà. Forse è solo timore di rimanere delusa.
Ci sono immagini che innescano sogni, che favoriscono la fiamma dell'immaginazione, che accendono il pensiero.
Oltre a sognare situazioni, spesso, credo capiti a tutti, sogno luoghi dove andare... posti dove vivere o passare una vacanza o un periodo della vita cambiandone abitudini, ritmi e stile.
Passeggiare lentamente avvolta in un caldo cappotto su un ponte di New York o di Londra in inverno... vivere in una baita in montagna in mezzo alla neve con il camino acceso e la luce della luna che illumina il paesaggio innevato, uscire la mattina da una casa dell'Upper East Side di New York e salire su una bicicletta...
Non capisco però, io amo il caldo, e ho selezionato da Pinterest foto di posti freddi e pure con la neve! Mah...








On Air: "Magic" - Coldplay




giovedì 22 settembre 2016

Sull'Egoismo

Dal dizionario... Egoismo: Atteggiamento che implica la subordinazione dell'altrui volontà e degli altrui valori alla propria personalità; com., amore eccessivo ed esclusivo di sé stesso o valutazione esagerata delle proprie prerogative, che porta alla ricerca permanente del proprio vantaggio, alla subordinazione delle altrui esigenze alle proprie e alla esclusione del prossimo.


Oscar Wilde diceva: L’egoismo non consiste nel vivere come ci pare ma nell’esigere che gli altri vivano come pare a noi.

Ecco il succo, il nocciolo della questione. Chi se ne frega delle persone cosidette egoiste, cioè che vogliono tutto per se, parlo di cose materiali; questo lo siamo forse un po' tutti. Tutti teniamo alle nostre cose, è un sentimento che nasce con noi, del resto i bambini sono così... vogliono la mamma o il papà tutti per se, come anche i loro giocattoli... non vorrebbero condividerli con nessuno.
Quello però che io non sopporto è l'egoismo in materia di sentimenti, quando una persona pensa solo alla sue esigenze ai suoi bisogni, alle sue volontà, sbattendosene completamente delle altre persone coinvolte. L'io prima di tutto, le proprie idee, i propri bisogni, i propri gusti a discapito degli altri.
Come valutare una situazione solo dal proprio punto di vista, cercando solamente il proprio tornaconto.
Questo passare sopra le persone come fossero "nulla" ferisce. Esigere che gli altri si adeguino senza un batter di ciglia, senza una spiegazione.
Ecco per me l'egoismo è uno dei peggiori difetti dell'animo umano, e quando ti ci scontri è una tale delusione.

On air: ... silenzio.


lunedì 19 settembre 2016

Di me...

Amo il mare, il rumore delle onde, la spiaggia.
Detesto i quasi, i forse, i monosillabi, i silenzi.
Do peso alle parole.
Piango per un film, per il finale di un libro,
per le persone che vanno via. Ho l'incazzatura
abbastanza facile, ma mi basta una piccola parola
per farmela passare, non riesco a tenere il muso
alle persone a cui tengo.
Credo sempre che l'ultimo tentativo
sia il penultimo.
Sono per le cose semplici, scelgo le complicate,
ma non resisto a lungo.
Amo gli sguardi. Credo che le emozioni siano
il sangue della vita.
Lascio la normalità a chi è privo
di fantasia.
Non so dire addio.


On air: "Shadow on the Sun" - Audioslave

venerdì 16 settembre 2016

Poesia...

Mi piange negli occhi 
l'arte di star 
seduto nell'ombra 
ad ascoltar 
nessuno mai 
passa di qua 
su questa strada che 
non porta a me 
ma fa rumore 
di baci e parole 

Mi passa la vita 
ad aspettar 
e cade sui tacchi 
di chi sa danzar 
Ah certo si', 
tu lo sai far 
sul passo incerto 
del mio turbamento 
quando ti sento 
spogliarmi dal dolor 

Resta con me questa sera 
e balla ancora 
Danza con me questa sera 
spogliami ancora 
E' notte e ci soffia all'orecchio 
che l'ora gia' muore 
assieme al nostro odore 

a questo tuo sapore 

On air "Resta con me" - Vinicio Capossela

giovedì 15 settembre 2016

I can't go on - I'll go on

I CAN'T GO ON... I'LL GO ON

Questo è il mio nuovo motto... o almeno da un po' di tempo a questa parte.
Assieme al discorso sulla fretta e ad altri pensieri che mi gravitano in testa da un annetto circa, forse due.
Non posso farlo, non sono capace... lo farò! ... tradotto per me: prova, rischia, buttati, fallo!
Dovevo arrivare a 40 anni per capirlo? Probabilmente si, ma l'importante è arrivarci, e se ci si arriva è grazie anche al passare del tempo, al ticchettio dell'orologio che scandisce il tempo e che non si ferma mai, alle esperienze passate, alle letture, alle possibilità sfuggite, alle persone incontrate.
Arriva un giorno in cui consapevolizzi in maniera decisa, che il passato non torna, che non tutte le occasioni si ripresenteranno, e soprattutto che di vita ne abbiamo una, una soltanto.
Ho passato degli anni, più di decennio fa, in cui lasciavo che la vita scorresse senza cavalcarla nel modo giusto, senza avere completamente le redini della mia esistenza tra le mani. E non sempre me ne accorgevo.
Molto era dovuto alla paura: paura di fare, paura di pensare, di rischiare, molto ad una sorta di armatura che mi sentivo addosso, e che piano piano sono riuscita a togliermi di dosso.
Non ho molti rimorsi, ho più rimpianti per ciò che non è stato. Solitamente se faccio una cosa, non me ne pento, giusto o sbagliata che sia stata, tendo a non rinnegare nulla. Ogni cosa vissuta, mi ha portato ad essere quella che sono nel bene e nel male. Invece è ciò che non è stato, o che non ho fatto a perseguitarmi a riproporsi dentro.
A volte si tratta anche di apparenti sciocchezze, che però sommate tra loro hanno comunque un peso non sempre indifferente.
Quindi questo mi sono imposta: fallo, provaci!
Già durante questa bellissima estate, una delle più belle che io ricordi, ho cercato di mettere in pratica questo motto, ed ha funzionato, o almeno quasi per tutto.
In un altro momento avrei perso delle esperienze, ma questa volta no, e questo non ha reso felice solo me ma anche coloro che mi sono attorno e che mi vogliono bene.
La paura a volte salva, a volte limita. Come dicono? che le persone più coraggiose sono coloro che conoscono le proprie paure e le accettano, e anche che la paura a volte salva la vita.
Certamente, sono d'accordo, non è che io sia diventata una scheggia impazzita, ma a queste paure sto cercando di dare dei confini perché non voglio più che pongano dei limiti a ciò che di bello mi viene offerto giorno per giorno.




On air: "50 Ways to Leave Your Lover" - Paul Simon

lunedì 12 settembre 2016

Dilly shopping

Va bene, si dai, ho capito, devo tappare i buchi delle mie mani bucate, ma nel frattempo selezionare i desideri non costa nulla! Anche perché se tappo tutti i buchi poi secondo me potrei implodere!
Quindi con calma, pacatamente, stilo delle liste, poi vedremo quanti e quali desideri si formalizzeranno... :-)

Oggi penso alle scarpe... sportive, da ginnastica. Fosse per me, ne avrei a decine; ok i tacchi, gli stivali, le décolleté, sandali, boot, ok vestirsi eleganti etc. ma quando posso indossare un jeans strappato e una scarpa da ginnastica mi sento proprio beneeeee.
Allora due anni fa c'è stato il boom delle Adidas Stan Smith, poi delle Adidas Super Star... entrambe belle e compatibili con vari stili.
Stamattina mi è venuta la scimmia da scarpe rosse...


Eccole qui... Adidas Gazzelle o Nike Cortez? Credo di propendere più per le seconde, non so, mi pare si adeguino meglio alla stagione fredda...
Chi vivrà vedrà...


On air: "Hey, Soul Sister" - Train

venerdì 9 settembre 2016

Leggendo...

"Eppure, non volevo tentar di vivere 
se non ciò che spontaneamente
voleva erompere da me.
Perchè? era tanto mai difficile?"


Ognuno di noi è un tentativo prezioso e unico della natura.

... da Demian - Herman Hesse 

 
On air: "Please, Please, Please, Let Me Get What I Want" - The Smiths

giovedì 8 settembre 2016

Non avere fretta e non pensare al dopo Dilly

Odio la fretta, la detesto proprio, mi frega sempre.
Perché? Perché è una cattiva consigliera come nel più comune dei detti?
Si anche questo, ma non solo...
Il mio motivo è semplicissimo: perché si intromette sempre tra me e quello che sto facendo in un determinato momento.
Quando anni fa presi parte ad un corso Yoga ricordo che le parole che più spesso diceva l'insegnante per farci concentrare erano "QUI e ORA".
Eh già Qui e Ora, non Dopo e Dove come invece penso io.
Una gran fregatura, la mia, perché spesso mi fa perdere il bello di quello che mi sta accedendo.
Il pensiero di quello che dovrò fare dopo, fa accelerare il tempo proiettando tutto in avanti con la conseguenza di togliere l'attenzione al presente.
Comodo nel caso in cui ci si trovi sulla poltrona del dentista o dentro il tubo della risonanza magnetica, ma scomodo quando si sta vivendo un bel momento e scomodissimo se quel bel momento è una cosa rara.
Provate a guardare un tramonto pensando che poi dovete rientrare e che ne so... lavare i piatti, oppure mangiare un gelato in fretta pensando che dovete correre in posta a pagare un bollettino, o ad abbracciare o baciare qualcuno mentre in testa avete già il pensiero della prossima commissione da fare.
Ecco quel tramonto, quel gelato e quel bacio non ve li sarete goduti fino in fondo... non tanto perché avrete guardato, mangiato e baciato di corsa, o meglio non solo, ma perché lo avrete in fretta soprattutto pensando già all'azione o all'appuntamento successivo.
Quindi si tratta sicuramente di muoversi senza fretta ma sopratutto di pensare senza fretta, di non anticipare i tempi precludendoci il piacere di quello che stiamo vivendo.
Noi siamo qui e ora, cogliamo l'attimo, pensiamo al presente, viviamolo, gustiamolo.




On air: "Wait" - M83


mercoledì 7 settembre 2016

Schulz e i suoi Peanuts...

non mi stancano mai, anzi li adoro proprio...!





On air: "Ho Hey" - The Lumineers

Ode al bacio

"I baci sono sfumature sulla tela della passione"

"Cos’è un bacio? Un lambire di fiamma"
 Victor Hugo

Dammi mille baci e poi cento,
poi altri mille e poi altri cento
Catullo


"Quei giorni perduti a rincorrere il vento, 
a chiederci un bacio e volerne altri cento" 
De Andrè



On air: "Always In My Head" - Coldplay

Note, suoni, parole, emozioni...

Note, suoni, parole, emozioni... in poche parole musica.
Non sono un'intenditrice, non ne conosco molta, ma questa è un'altra delle mie passioni. Amo la musica non potrei stare senza.
Mi ha accompagnato sempre nella vita, fin da quando da bambina ascoltavo con mio papà i dischi in vinile dei Beatles, di Battisti, dei Pink Floyd,  dei Rolling Stones e di musica classica. Ecco quest'ultima da piccina non la amavo particolarmente, ma con gli anni ho imparato ad apprezzarla.
Poi le cassette, in macchina ascoltavamo sempre musica e cantavamo... e quanto mi piaceva. Se la musica era bella movimentata lui accelerava, io mi divertivo e mia mamma brontolava, intimandogli di rallentare... a quel punto il volume saliva ancora di più!
Poi è arrivata l'età della "mia" musica, prima i 33 giri nel famoso mangiadischi arancione, perlopiù canzoncine da bambini e sigle dei cartoni animati, poi le cassette con i gruppi pop del momento, fino allo stereo portatile e all'ambitissimo walkman. Niente telefonini, camminavo per le strade del quartiere con il naso all'insù e le cuffiette alle orecchie.
La musica c'era sempre, praticamente in qualsiasi momento, soprattutto se ero sola.
Per studiare, fare i compiti, prima di una partita di pallavolo, andando a scuola in autobus, la sera prima di addormentarmi... era una compagnia, una consolazione, un incitamento, un rifugio.
I primi amori... la musica che ha accompagnato il primo ballo lento, o il primo bacio... Questa la ricordo, era Wind of Change degli Scorpions, ma forse non era il primo bacio, credo fosse il terzo o giù di lì!
Le canzoni tristissime che ho ascoltato e riascoltato alla prima delusione d'amore. Che poi mi sono sempre chiesta perchè quando si è tristi si ascolta musica malinconica? Per sprofondare ancora di più? Per piangere e buttar fuori tutta quella sofferenza? E' una specie di antidoto? Qualcuno me lo potrebbe spiegare? Negli ultimi tempi se sono triste lo faccio ancora, poi mi ritrovo con le lacrime agli occhi e allora scatta la reazione di autodifesa e attacco con il rock o comunque qualcosa che pesti duro. Ecchecavolo.
Poi c'è stato il passaggio al genere house quando è arrivato il momento delle discoteche. Unz unz tutto il giorno.
E crescendo, sempre, nei momenti di scelta, di attesa, di ricordo, felici o di difficoltà ho spinto play su un riproduttore.
E ancora oggi è così... il mio sogno (un po' strano) è che la musica possa essere sempre on air per tutti... un effetto di "stereo diffusione dal cielo", una colonna sonora continua che accompagna le nostre giornate e che cambi a seconda del nostro stato d'animo e della situazione.
Perché la musica rende speciali i momenti, li enfatizza, li sottolinea, li amplifica.
Sognare ad occhi aperti... con la musica è più facile... si possono fare di quei voli pindarici incredibili. In questo sono una vera esperta!
E poi ballare... la musica fa ballareeeeeee, fa scatenareeeee
Si potrebbe parlare per ore ed ore, dei generi, degli strumenti, dei modi di ascoltarla...
magari seguiranno altri post, questo oggi è uscito così.




On air :"L'aquila" - Lucio Battisti


venerdì 2 settembre 2016

Nail passion

Allora, allora, allora, alla mia prima, forse unica e più appassionata lettrice... piace molto che io parli di beauty e altre cosette del genere, quindi ci provo...
Diciamo che le idee non mi mancano e anche i posti dove andare a farsi coccolare. Ahimè però, mi devo trattenere se non voglio finire in bancarotta; sto cercando quindi di tappare le mie manine bucate. Una fatica faticosissima. Trattenere l'istinto è cosa im-pos-si-bi-le.
Comunque tornando al beauty, l'altro ieri, oltre ai capelli in quel bellissimo nuovo salone che hanno aperto nella mia città ho "sistemato" anche mani e piedi...
Mi piace questo nuovo posticino, gentilezza e professionalità a parte, hanno molti servizi e volendo è possibile essere seguite nello stesso momento sia per quel che riguarda i capelli che per la manicure e il pedicure.
E per noi mamme e donne che lavorano, poter ottimizzare i tempi è un aspetto non da poco, anche perché, non so voi, ma io stare dalla parrucchiera o dall'estetista per ore mi annoio, anzi proprio non ce la faccio.
Detto fatto... avevo tre ragazze tutte per me che si prendevano cura dei miei capelli, delle mani e dei piedi.
Tutto questo per dire cosa? mi sono persa... ah si, per parlare di unghie!
Non ho una vera e propria passione per le unghie, o meglio la avrei ma non sempre riesco a star dietro a tutto.
Mi piace avere mani e piedi curati, d'estate poi è un obbligo e moda o non moda, il colore che preferisco in assoluto per lo smalto è il french! Uso anche i colori, ovviamente, prediligento il rosso in varie tonalità, ma poi torno sempre al mio preferito.
A mio parere, è il più fine, non stanca mai e sta bene sopratutto in estate quando si è abbronzati ma anche in inverno. Ci sono vari stili anche nel french, io sono per il basic.

Ecco la foto dei miei piedini... sono state brave, la riga è bella se fatta sottile.




On air: "Shiver" - Natalie Imbruglia

giovedì 1 settembre 2016

Tattoo si o tattoo no?

Quanto tempo ci ho pensato a questi benedetti tatuaggi...
Credo qualche anno, forse di più.
Il pearcing al naso, è stata una cosa moooolto più breve. Ho sempre adorato l'orecchino al naso, e appena ho potuto l'ho fatto e ancora mi piace molto.
Per il tatuaggio invece la scelta è stata lunga; prima mi piaceva, poi no. Per un paio di anni sono stata super contraria per il fatto che se li facessero tutti. Ovunque persone tatuate, e tatuate ovunque.
Questo me li ha fatti quasi detestare... non mi pareva più un fenomeno trasgressivo ma una pura e banale moda.
Mi pareva che non venissero più fatti per un motivo, per un sentimento ma solo per apparire, per quella benedetta voglia di mettersi in mostra. Aprivo facebook e ogni persona che si faceva un tatuaggio, postava subito la foto. Cos'era un atto eroico forse? Si son fastidiosa, mica per niente ho avuto per anni un blog proprio con questo nome. :-)
E allora il mio spirito un po' da bastian contrario mi ha fatto sentire fiera di non averne, di avere il corpo "pulito".
Poi un giorno, mi sono detta... ma chi se ne frega degli altri, chi se ne frega dei loro motivi, cosa mi importa se in questo momento è una moda, siamo tutti liberi di scegliere, fino a prova contraria.
Ne avevo voglia, ma non trovavo nulla che mi servisse e soprattutto che mi ispirasse. Ho usato la parola "servire" non a caso... Il tatuaggio può anche servire... come ricordo, come sigillo
Così è passato un altro annetto, fin quando in un particolare periodo l'ho trovato! Ho trovato quello che sentivo far parte del mio essere, quello che aveva una sua ragione per essere disegnato su di me.
Racchiude, con l'intreccio di alcuni simboli, principalmente un significato: la Passione... per la vita, per l'amore per...
E ora che ne ho preso coscienza questo mi servirà da promemoria, perché non voglio più perdermi.

Ovviamente ora che ho fatto il primo... ho già voglia del secondo. Me lo dicevano che sarebbe stato così, ma non ci credevo.
Leggenda vuole che il numero di tatuaggi su una persona sia dispari... azz.
Una cosa è sicura, non mi voglio riempire e non voglio cose grandi.

Vi lascio qui le mie ispirazioni...


On air: "A horse with no name" - America